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Divertirsi in sicurezza: caratteristiche delle pavimentazioni per ludoteche

Ludoteche sicure con le piastrelle antitrauma

pavimentazioni per ludotecheIl presente articolo intende affrontare il tema di quali debbano essere le caratteristiche essenziali di una pavimentazione adatta a un ambiente del tutto particolare: quello della cosiddetta “ludoteca”, strutture specificamente pensate per le attività ludiche dei più piccoli nel tempo trascorso al di fuori dei luoghi deputati alla loro educazione.

Scopi di una ludoteca

Prima di entrare nello specifico dell’argomento, riteniamo necessaria un’introduzione dedicata a una panoramica sugli scopi che uno spazio ludoteca si prefigge, e sulle caratteristiche fisiche che tale spazio nel suo complesso deve avere per rendersi idoneo ad ospitare la sua piccola utenza ottemperando alle indispensabili condizioni di massima sicurezza.

Cominceremo quindi col dire che tale è, nel mondo moderno, il rilievo conferito al gioco per un armonioso e completo sviluppo psicofisico ed emotivo del bambino, che la stessa Organizzazione delle Nazioni Unite – la quale ha negli anni messo a punto un sistema di norme sempre più articolato e dettagliato per la tutela e la garanzia dei diritti dell’infanzia nell’art. 31 della Convenzione internazionale sui diritti dell’Infanzia, approvato il 20 novembre 1989 dalla sua Assemblea Generale ed entrato in vigore il 2 settembre 1990 – pone l’accento proprio sul diritto al gioco come diritto basilare dei piccoli, non meno di quelli legati al soddisfacimento dei loro bisogni primari.

Nell’attuale panorama dei luoghi e delle strutture pensati per la vita ludica e ricreativa dei bambini nei Paesi del cosiddetto “Primo mondo” – ossia, com’è noto, quelli caratterizzati dalle economie più prospere (al netto della diffusa situazione di crisi con cui essi si misurano attualmente) – un ruolo di grande rilievo spetta alle ludoteche.

Per quanto riguarda nello specifico l’Italia, la loro diffusione si va facendo sempre più capillare soprattutto nei grandi centri urbani; ma ultimamente esse stanno diventando più numerose anche nelle città di provincia e nel contesto delle piccole realtà periferiche. In particolare, diversi Comuni degli hinterland (specie al nord) cominciano ad attrezzarsi in questo senso, e non sono più così infrequenti i casi di una/due strutture di riferimento per la comunità, che si affiancano agli asili nido, alle scuole materne e alle primarie, nonché ad associazioni che puntano su attività di intrattenimento educativo specifico – quali ad esempio le scuole di musica o teatro per i piccoli – come luoghi di socialità e gioco.

L’Italia si sta in tal senso allineando a Paesi nei quali le ludoteche sono diffuse e radicate da più tempo nel tessuto sociale, come gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e i Paesi del Nord Europa (Paesi Bassi,  Germania, penisola scandinava). Agli Stati Uniti si deve, in particolare, la creazione di questi ambienti dedicati ai più piccoli, che avvenne all’inizio degli anni ’30 del secolo scorso con il nome di “toy libraries”. Il termine inglese significa letteralmente “biblioteca di giocattoli”, ed è dovuto al fatto che sin dalle loro origini, e in alcuni casi ancor oggi, le ludoteche americane consentono ai loro utenti di prendere in prestito alcuni giocattoli e quindi di portarseli a casa (cosa che in quelle italiane, almeno per il momento, ancora non avviene).

La ludoteca – servizio di interesse pubblico offerto però in Italia, nella maggior parte dei casi, da società private – intende fornire al bambino una cornice protetta entro la quale possa esercitare la dimensione ludica a partire dal concetto di gioco come valore fondante della formazione, dell’esperienza e della cultura umana. Lavorando sullo sviluppo della relazione dell’infante con il gioco e il giocattolo, tale struttura offre un contributo tutt’altro che secondario alla formazione e all’educazione dell’individuo, portandolo gradualmente ad esercitare la propria autonomia dagli adulti e forgiandolo anche rispetto al senso di responsabilità attraverso un sistema di regole condivise, la convivenza con i pari, l’incontro, lo scambio e il dialogo con gli stessi.

In tal modo, la ludoteca da un lato offre un sostegno ai genitori, alleggerendoli in parte dei compiti di intrattenimento (altra funzione assolutamente rilevante, specialmente in Italia dove il supporto del welfare alle famiglie non è presente e solido come in altri Paesi); dall’altro favorisce momenti e situazioni di condivisione coi propri figli che per gli adulti è diventato spesso difficile ritagliarsi. Un prezioso ritrovarsi dentro uno spazio/tempo dedicato, che consente la conoscenza e l’osservazione reciproca fra grandi e piccoli e anche fra adulti e adulti, data la possibilità per questi ultimi di incontrare altri genitori e così entrare in contatto con diversi modelli famigliari e orientamenti educativi.

L’incontro e lo scambio fra bambini coetanei e/o di diverse età avviene in ludoteca sia attraverso momenti di “gioco libero” sia attraverso occasioni di intrattenimento da parte di personale specializzato, costituito da adulti che non possiedono solo o prevalentemente un profilo da educatori, quanto piuttosto da “animatori” che si avvalgono di formazioni e competenze “miste”. Ciò li pone nelle condizioni di offrire ai piccoli un ventaglio di opportunità ludiche piuttosto ampio, che comprende l’esercizio fisico, quello mentale/cognitivo e anche quello manuale/creativo, attraverso la musica, il disegno, i laboratori più vari (nonchè momenti di spettacolo che possono prevedere, a vari livelli di coinvolgimento, la compartecipazione dei bambini). Inoltre, la ludoteca offre spesso l’opportunità di svolgere attività in spazi esterni di pertinenza, consentendo ai bambini il contatto con l’ambiente naturale di piccoli giardini attrezzati.

Caratteristiche fisiche di una Ludoteca

Fatto questo necessario inquadramento generale, veniamo ora a una disamina delle caratteristiche fisiche dell’ambiente ludoteca, per poi dedicarci a un focus sulle pavimentazioni più adeguate a queste realtà.

Dal punto di vista strutturale, la ludoteca si presenta come un corpus di locali adeguatamente disposti e soprattutto appropriatamente attrezzati, sia sulla grande scala con le strutture percorribili, gonfiabili o meno, sia sulla piccola con giochi, giocattoli e materiali per il più ampio e libero esercizio della fantasia, dell’immaginazione e della creatività insite in ogni bambino. Si cerca di rendere possibile l’esplorazione delle più varie declinazioni dell’attività ludica: giochi di movimento, di gruppo, di regole, piuttosto che di costruzione e applicazione mentale nonché simbolici e di imitazione, e talvolta anche videogiochi. Le ludoteche più grandi e attrezzate dispongono generalmente anche di spazi dedicati alle feste di compleanno, sempre più “gettonate” da parte dei genitori come “pacchetto divertimento all inclusive”, e angoli per la lettura.

Stanti il target del tutto particolare della sua utenza e le numerose e complesse attività che si svolgono al suo interno, la ludoteca deve essere dotata di locali privi di barriere architettoniche e ovviamente perfettamente conformi alle norme di sicurezza e di igiene. Non può inoltre rinunciare ad arredi, complementi e attrezzature che tengano conto dell’età degli utilizzatori e delle tipologie di attività e servizi offerti. Gli stessi giocattoli devono essere conformi alle norme di sicurezza se di produzione industriale,  realizzati a “regola d’arte” se artigianali, e in ogni caso sempre integri e puliti.

Caratteristiche per le pavimentazioni per ludoteche

E veniamo ora lo specifico del nostro contributo, ossia le pavimentazioni per ludoteche, argomento tutt’altro che marginale se pensiamo che i rivestimenti pavimentali contribuiscono in misura primaria alle caratteristiche di sicurezza di una ludoteca. Non per niente le normative europee hanno stabilito l’obbligatorietà di una pavimentazione antitrauma di sicurezza in gomma in tutti i luoghi in cui si trovino attrezzature da gioco per bambini.

I pavimenti in gomma appartengono alla più ampia categoria dei pavimenti “resilienti”, ossia più flessibili dei pavimenti rigidi, e il loro capostipite è il ben noto linoleum, il cui nome trae origine dalla sua composizione: olio di lino, farina di legno, farina di sughero, pigmenti coloranti su tessuto di juta naturale. La gomma invece è, come si sa, il derivato del caucciù, scientificamente detto poliisoprene naturale, materiale ricavato dal lattice di alcune piante che sottoposto al processo di vulcanizzazione – trattamento a base di zolfo – acquisisce la sua caratteristica più peculiare: l’elasticità. Proprio la flessibilità della gomma ne determina, ad esempio, l’utilizzo preferenziale per le pavimentazioni degli ambienti sportivi non solo aperti al vasto pubblico, ma anche di alto profilo agonistico. Senza considerare le sue proprietà dissipative e ignifughe.

I pavimenti in gomma impiegati nelle ludoteche devono essere allineati alla norma di riferimento, la EN1177, e certificati antitrauma. In particolare, devono rispettare le direttive europee contenute nella norma EN 1177/2003 che determina lo specifico HIC (coefficiente dell’altezza critica di caduta). Devono inoltre essere privi di eventuali sporgenze pericolose e installati senza creare punti di intrappolamento. Basilare è la rispondenza della pavimentazione ai requisiti di ammortizzazione dell’impatto. Nel caso in cui la ludoteca sia dotata di un’area gioco esterna, essa andrà attentamente scelta tenendo anche in considerazione la tipologia di superificie su cui sarà posata – prato, terra o gettata – e diventa ancora più rilevante che sia antiscivolo, resistente a caldo e freddo, agli agenti atmosferici e all’usura.
Che si parli di interno o esterno, la pavimentazione delle ludoteche non può poi prescindere da alcune altre caratteristiche di base: l’assoluta atossicità, la facilità di pulizia data la necessità di mantenere l’ambiente sempre perfettamente igienizzato e la conseguente frequenza degli interventi di lavaggio e disinfezione, nonché, nel caso dei rivestimenti per interni, la capacità di ammortizzazione acustica del calpestio. Importante sarà, per le pavimentazioni esterne, anche la capacità di adattarsi a superfici irregolari.

Tuttavia, al di là di alcuni requisiti comuni, a seconda della destinazione interna o esterna le gomme dei rivestimenti hanno poi delle specificità nella loro composizione: possono essere infatti realizzate in gomma sintetica EPDM (dall’inglese Ethylene-Propylene Diene Monomer) o riciclata SBR (dall’inglese Styrene Butadiene Rubber) per gli esterni, oppure in polietilene per gli interni. In tempi di particolare, doverosa attenzione al basso impatto ambientale, una “sottocategoria” che riscuote notevole successo è quella dei rivestimenti in gomma riciclata e riciclabile, che dimostrano rendimenti interessanti rispetto all’igiene (antimuffa e antibatterici), all’assorbimento acustico e, se impiegati in esterno, anche al drenaggio. Ultimo ma non ultimo, garantiscono una forte resistenza meccanica.

Il pavimento antitrauma in gomma è presente sul mercato in una vasta gamma cromatica, a rotoli o a puzzle, removibile o amovibile. Le mattonelle ad incastro tipo puzzle sono spesso la soluzione preferita dai gestori delle ludoteche, perchè consentono la creazione di percorsi, forme e figure da cui sviluppare attività ludiche, e diventano anche un elemento che concorre a un arredo vivace e accattivante. Fra l’altro, la posa non necessita dell’intervento di ditte specializzate. Una perfetta sintesi di funzionalità, praticità ed estetica.

L'autore

Alessandro Civera

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